Archivi categoria: ricamo

Un altro portaocchiali

Inserito il

Ne avevo già fatto un altro, ma quando mia madre lo ha visto, mi ha chiesto se poteva averne uno anche lei.

Le istruzioni per fare il portaocchiali sono nel post originale… ma sono riuscita a ritrovare il tutorial che la mia amica Sabrina mi aveva dato per attaccare la fodera: eccolo qui , è un post del blog di “futuregirl” e purtroppo è in inglese. Non ce l’ho fatta a tradurlo e farne uno in italiano perché da quando il mio amore è tornato a lavorare lontano i tempi da dedicare al “crafting” si sono ridotti in modo drastico…sigh, sob! Mi riprometto di metterlo su in italiano però alla prossima occasione.

Usando il portaocchiali come sagoma ho ritagliato due pezzi di stoffa di cotone bianca e li ho cuciti assieme facendo una semplice fila di punti lungo i lati.

Per quanto riguarda il ricamo, il nome è ricamato a punto filza usando le lettere di uno degli inserti di “Mani di Fata” con gli schemi per punto croce del mese di marzo di un paio di anni fa. Lo schema per gli occhiali l’ho invece costruito da sola sulla base di un immagine vista su internet e lo trovate qui.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco l’aspetto della fodera cucita dentro il portaocchiali: carina no? 🙂

P.S.

Domani è il compleanno di Sabrina e la sua torta è al sicuro nel mio frigorifero… speriamo le piaccia! Appena l’avrà vista e mangiata metterò le immagini sul blog….gh!

Tutorial zainetto per la visita al bioparco

Inserito il

Dopo l’indigestione di pasta di zucchero recente mi sono dedicata di nuovo un pochino al cucito e ho ripreso in mano il progetto degli zainetti per la visita al bioparco con zio Diego.

Lo zainetto di piccolo Attila era già stato completato:

 

 

 

 

 

 

 

In questi giorni ho finito di ricamare tutte le targhette dei piccoli partecipanti.

A questo punto non mi resta altro che cucire tutti gli zainetti. Di buona lena l’altro pomeriggio durante il pisolino di piccolo Attila e piccolo Gengis Khan ne ho realizzato uno… e ho fatto le foto di quello che andavo facendo.

Il tutorial si trova già nel post di chica and jo da cui ho tratto l’idea e io qui mi sono limitata a tradurlo con le cose che ho fatto io.

Per fare uno zainetto sono necessari due rettangoli di stoffa (a piacere) delle dimensioni di 35 cm di larghezza e 40 cm di altezza e due cordoncini della misura di circa 1.50 m l’uno (3 m in tutto). Le targhette ricamate sono un optional e alla confezione dello zainetto non sono necessarie.

La prima cosa da fare è misurare la quantità di stoffa necessaria. Basterà usare una riga e una matita per preparare i due rettangoli.

Una volta preparate le misure bisogna ritagliare la stoffa.

Mi fermo un attimo per dire: ma quanto sono belle e comode le forbici che mi ha regalato la mia mamma che sono ricoperte in titanio e sono affilatissime e leggere?? 🙂

Una volta tagliata la prima pezza, io l’ho usata come “stampo” per la seconda senza bisogno di riprendere di nuovo le misure.

A questo punto si devono mettere le due pezze in modo che la parte senza il disegno si tocchi (rovescio contro). I rettangoli devono essere sistemati così da avere il lato da 35 cm in alto e in basso e i lati da 40 cm a destra e a sinistra. Dall’alto si devono misurare 7,5 cm e si deve segnare  con uno spillo.

Si deve ripetere la stessa cosa anche dal lato opposto.

Gli spilli servono a sapere dove si deve iniziare a cucire e dove si deve smettere, perché si devono lasciare non cuciti proprio i primi 7-8 centimetri in alto dei due pezzi di stoffa.

A partire dagli spilli si cuciono i tre lati dello zainetto: i due laterali e quello in basso, lasciando quello in alto (a anche i primi 7-8 centimetri dei due laterali) non cucito.

Quando sono stati cuciti i tre lati, bisogna ritagliare i bordi quanto più possibile vicino alla cucitura senza rischiare di tagliarla.

Quindi bisogna rivoltare lo zainetto e scambiare il dentro con il fuori.

Mi fermo di nuovo: se si decide di mettere la targhetta con il nome, bisogna posizionarla in modo che il suo bordo coincida con il bordo della pezza di stoffa. La targhetta deve però giacere interamente sulla pezza e deve essere cucita insieme ad essa:

Ok… con lo zainetto ora al contrario, bisogna cucire di nuovo lungo gli stessi tre lati di prima. Bisogna solo fare attenzione a cucire in modo da inglobare completamente i bordi della prima cucitura, che si trovano ora all’interno.

La ragione per fare questa doppia cucitura è di fare un “french seam”, che nasconde completamente i bordi sfrangiati e dà un aspetto pulito sia all’interno che all’esterno dello zainetto.

E’ora di preparare la taschina in alto in cui si accomoderà il cordino. Si mette lo zainetto al rovescio (la parte interna fuori) e si deve fare una piccola piega di mezzo centimetro in alto e stirarla per mantenerla in posizione.

A questo punto di ripiega il lato superiore verso il basso in modo che il bordo stirato arrivi dove abbiamo posizionato gli spilli inizialmente, nel punto in cui abbiamo iniziato e finito la cucitura. Si mettono degli spilli per fermare la stoffa: è pronta la taschina per il nostro cordino.

Nella foto si vede solo un lato ma il lavoro va ripetuto anche per l’altro. I lati della nostra taschina a questo punto hanno le frange che si vedono: con il dito basta spingerere le frange dentro la taschina e poi inserire uno spillo per tenerle in posizione.

 

 

 

 

 

 

Quando si inseriscono gli spilli, bisogna fare attenzione a non farli passare sia per il davanti che per il retro dello zainetto: lo zainetto si deve ancora aprire anche con gli spilli inseriti.

E’ ora di cucire! dobbiamo chiudere la nostra taschina: basta seguire la linea che abbiamo creato con gli spilli e il gioco è fatto. Con il braccio della macchina per cucire libero, come quando si deve fare un orlo a un pantalone, una lunga linea dritta e la taschina è a posto. 🙂

Quando si arriva all’apertura dall’altro lato, si deve continuare a cucire dritto e non si devono richiudere i fori: è da lì che passerà il cordino.

 

 

 

 

 

 

A questo punto il corpo dello zainetto è finito (e non ci si sente già un po’ orgogliosi?? :-))

Ora, la macchina per cucire può essere riposta, specie se nel frattempo piccolo Attila e piccolo Gengis Khan si sono svegliati e sono determinati a spingere tutti i bottoni possibile e smontare tutte quelle interessantissime rotelle… eh eh eh

Mentre il papà tiene a bada i pargoli, si può procedere a inserire nei due angoli in basso i passanti per il cordino. Non ho fatto il tutorial per come si mettono i passanti perché il mio amore mi ha minacciato di divorzio se non mi davo una mossa a finire :-P.

Vi metto un file che spiega come fare, ma io ho fatto il buco per l’occhiello SENZA la fustella, semplicemente usando le forbici e ho usato il martello invece del torchio per chiuderlo… giuro che funziona lo stesso! 🙂

(a questo punto peraltro l’attenzione di piccolo Attila era stata stornata sulla visione della Sirenetta, di cui ormai conosciamo le battute a memoria, e quella di piccolo Gengis Khan era inesorabilmente settata su di me mentre il papà procedeva all’inserimento degli occhielli-passanti)

 

 

 

 

 

 

Ci siamo quasi: manca solo da inserire il cordino e lo zainetto è completo! Si inserisce una spilla da balia o un attache in fondo al cordino in modo che sia comodo da inserire e condurre nelle tasche appena cucite.

E si fa passare dentro la tasca davanti da destra a sinistra e poi nella tasca dietro da sinistra a destra.

In modo speculare l’altro cordino passa nella tasca davanti da sinistra a destra e in quella dietro da destra a sinistra.

Per capirci i due cordini passano nelle tasche secondo lo schema riportato qui di seguito.

 

 

 

 

 

 

Si prendono ore le due estremità del cordino che si trovano dallo stesso lato (quelle a destra o quelle a sinistra) e si fanno passare nell’occhiello in basso. Si legano con un nodo dopo che sono state inserite e si taglia l’eventuale eccesso.

Si fa lo stesso dall’altro lato e yippie! lo zainetto è fatto ( e il matrimonio è salvo!)…. 🙂

 

Una cosa nuova: il ricamo a mano libera

Inserito il

Mi era già capitato di parlarne, ho acquistato un libro delle edizioni di Mani di fata. E’ un’enciclopedia del ricamo:

Era da un po’ che volevo provare a cimentarmi con il ricamo libero, invece che con il punto croce ma non riuscivo a trovare un progetto adatto. La scusa è arrivata con il Natale: mio fratello come regalo per piccolo Attila e piccolo Gengis Khan ha proposto una giornata al Bioparco con lo zio (da consumare più avanti quando il tempo atmosferico sarà appena un po’ più clemente).

Con il regalo sono arrivati dei bellissimi badge plastificati da portare allo zoo:

Presa ispirazione dai bellissimi animali cartoonizzati sul badge ho deciso che avrei voluto ricamarli…il punto era: su cosa?

Qui si è incrociato un altro progetto che volevo realizzare da un po’. L’idea è nata da un post che ho letto sul blog di Chica and Jo. Perché non preparare per i partecipanti alla gita un bello zainetto in stile esploratore della giungla con tutto l’occorrente per i piccoli novelli Livingstone? Del progetto zainetto parlerò più avanti che è ancora in corso d’opera, ma avevo trovato dove fare il ricamo: ogni zainetto avrebbe avuto la sua targhetta personalizzata, con il ricamo di uno degli animali del badge e il nome del piccolo esploratore. Mi sono fatta mandare l’immagine degli animali da soli.

Ed è così che usando il libro sul ricamo (vedendo come si fa il punto erba e quello pieno) e ricopiando il disegno dei vari animali su un pezzetto di stoffa, ho ricamato per la prima volta liberamente:

Naturalmente il bordo è fatto con il mio infallibile punto festone! 😛

Nel frattempo il numero di partecipanti alla gita sta lievitando e io ancora non ho finito tutte le targhette (figuriamoci se ho fatto gli zainetti!).

 

I sacchetti speciali

Inserito il

Per ringraziare la dolcissima zia Sabrina, per tutto l’aiuto che ci ha dato quando abbiamo fatto le bomboniere di piccolo Attila e piccolo gengis Khan, le abbiamo cucito due sacchetti speciali.

 

 

 

 

 

 

 

Per il battesimo di piccolo Attila, ho deciso di fare un sacchetto come tutti gli altri ma con un disegno diverso, rimanendo nel tema “ranocchietta”.

 

 

 

 

 

Per il battesimo di piccolo Gengis Khan, invece, la mia manualità era assai migliorata e quindi ho deciso di fare un sacchetto a tema “angioletto” come le altre bomboniere ma anche di metterci un piccolo merletto fatto all’uncinetto. E’ stato il primo merletto che ho fatto e ho cominciato dal più difficile, filo sottile (cotone Anchor, Freccia 16) e uncinetto di metallo piccolissimo (1,5 mm).

Naturalmente come sempre ho trovato un tutorial su internet (purtroppo ancora una volta in inglese) e le istruzioni scritte.


Ho adattato quello che dice il tutorial al sacchetto e quindi ho fatto le “conchigliette” ma senza la rifinitura finale (l’ultimo giro). Mi sembrava che si sarebbe “ammucchiato” troppo… il tutorial era per bordare una tovaglietta americana e serviva filo più grosso con uncinetto proporzionato. Alla fine, mi è sembrato che sia venuto abbastanza bene, e comunque zia Sab ci vuole bene e le sarebbe piaciuto comunque il nostro tributo speciale a lei! 🙂

Un’altra sacca per le cose del bagno

Inserito il

Questa volta, una mia amica aspettava un bimbo. Purtroppo non ce l’ho fatta a cucire un fiocco di nascita perché è coinciso con la nascita della seconda bimba di Cristina e quindi non sono riuscita a farne due in contemporanea.

Ho però acquistato la sacchetta portaoggetti per il bagno con gli inserti di tela aida e ho ricamato il monogramma del bimbo e una stellina con il ciuccio dall’altra parte. La neomamma e il piccolo gioiello sembrano aver gradito comunque… 🙂

Un bigliettino personalizzato

Inserito il

Alla fine dell’anno scolastico, l’anno scorso, con le altre mamme dell’asilo abbiamo fatto un regalino alle educatrici di piccolo Attila (piccolo Gengis Khan ancora doveva cominciare ad andare anche lui all’asilo).

Mi sembrava carino confezionare qualcosa di “su misura” e contemporaneamente dire qualcosa di quello che hanno fatto per noi e per la crescita della pargoletta.

Ho comprato dei semplici bigliettini bianchi dove ho scritto due parole per ogni educatrice e sul retro ho incollato del cartoncino colorato della stessa dimensione: rosso, blu e nero. Su questo sfondo colorato ho poi incollato (con l’attak anche se la colla a caldo forse sarebbe stata meglio) un rettangolino di tela aida ricamato con un fiore in coordinato al colore e il nome dell’educatrice. Naturalmente la bordatura è nel mio amatissimo punto festone! 🙂

Un quadretto a punto croce

Inserito il

Nel primo anno di vita del piccolo Gengis Khan ci ho tenuto molto ad allattarlo esclusivamente al seno; con piccolo Attila a causa di una serie di paure e di inesperienze e del fatto che ho dato troppo retta agli altri e troppo poco al mio istinto non ci sono riuscita. Poiché il consultorio vicino casa nostra aveva un servizio di sostegno per l’allattamento al seno, ne ho approfittato e a intervalli regolari andavo a far pesare il pargolo e farmi consigliare da una bravissima ostetrica. Quando è stato oramai tempo di lasciare il seno e quindi si è anche conclusa la necessità di essere seguita, abbiamo voluto fare un piccolo pensiero all’ostetrica che ci ha aiutati in questo passaggio della nostra vita. Siccome il piccolo Gengis Khan non poteva ancora parlare (in verità anche adesso non è che si prodighi particolarmente eh), ho chiesto al piccolo Attila. Stava nella sua fase Winnie the Pooh e quindi mi ha detto “Tigro!”. Dunque, Tigro è stato:

Portaocchiali all’uncinetto

Inserito il

Un paio di settimane fa è stato il compleanno di un amico che porta gli occhiali.

Lui non ama molto ricevere regali e trova che ci sia un certo atteggiamento consumistico in questa ossessione a comprare per un compleanno, a misurare un affetto con un oggetto, a spendere e dare magari senza nemmeno averci messo pensiero o tempo.

Trovo quello che dice molto sensato ma da sempre sono una a cui piace fare regali per il compleanno, spenderci del tempo e dei pensieri, cercare una cosa giusta per una data persona. Nel suo caso mi è sembrato che se gli avessi fatto qualcosa di piccolo fatto con le mie mani, avrebbe potuto avere piacere.

Così ho deciso di fargli un portaocchiali all’uncinetto, con un inserto con l’iniziale del suo nome e una fodera all’interno per proteggere le lenti dalla ruvidezza del filo di cotone lavorato.

Come al solito mi sono rivolta a internet e ho trovato un tutorial, che ho seguito per il corpo del portaocchiali ma ho modificato per la sua chiusura e anche per la fodera.

Il tutorial è qui.

Nel tutorial si fa il portaocchiali (o portauncinetti) a 5 colori alternati e lavorati su 5 fili. Io ne ho usati due soli e senza alternarli: un blu e un azzurro. Per la chiusura ho scelto di scalare un punto da tutti e due i lati della lavorazione fino ad arrivare ad avere un solo punto così da ottenere una chiusura triangolare. Ho rifinito tutti i lati a punto basso e ho utilizzato un bottone a pressione cucito alla lavorazione al posto del bottone e dell’occhiello.

La fodera l’ho ritagliata usando il portaocchiali come sagoma e cucita con la macchina da cucire, facendo per primo l’orlo in alto e poi il corpo in un’unica lunga fila di punti. Ho poi ritagliato l’eccesso di stoffa andando più vicino possibile alla cucitura facendo attenzione a non tagliare però qualche punto.

Per attaccare la fodera al portaocchiali ho usato un tutorial che mi ha dato Sabrina e che però è stampato su carta quindi non so da dove viene.

L’inserto è ricamato su tela aida bianca e cucito al corpo con punto a giorno e bordi sfrangiati. Lo schema della lettera l’ho trovato su uno degli inserti di marzo della rivista “Mani di Fata”… ma nel frattempo ho anche scoperto un programma per Linux (KXstitch) che ti permette di caricare un’immagine e convertirla in uno schema a punto croce di grandezza desiderata e completo di legenda dei colori con filati DMC, Anchor o Perlé! Intendo usarlo per un mio prossimo progetto in corso… 🙂

La serie dei fiocchi di nascita…

Inserito il

La rivista “Mani di Fata”, che la prima volta mi è stata prestata dalla zia del mio amore, che con le mani ci fa quello che vuole da anni, nel mese di marzo mette sempre un piccolo inserto con schemi per nascite, battesimi, matrimoni, anniversari, ecc.

In effetti, la rivista la compro praticamente solo nel mese di marzo perché non la trovo molto interessante. Bella e con oggetti davvero meravigliosi, ma solo fotografati e poi pronti all’acquisto: ci sono poche scuole, pochi tutorial, pochissime spiegazioni. Ho trovato invece utile e ho acquistato il libro “Tutti i punti ricamo”. E’ una raccolta illustrata di tutte le scuole sui punti per ricamare con diagrammi e fotografie dal vero. L’ho usato quando ho deciso di fare il mio primo ricamo a mano libera… poi farò un post.

Su uno di questi inserti c’era la spiegazione per fare un cuscino portafedi e io l’ho usata per fare un fiocco di nascita. Lo schema del ricamo da fare su tela aida l’ho trovato sulla rivista Walt Diseny a punto croce, per il resto è servito: stoffa di cotone bianca per il retro, nastro di raso per il bordo e le due code, imbottitura.

Il primo fiocco per un maschietto:

 

 

 

 

 

 

 

 

L’occhiello per appenderlo è fatto a punto festone con 6 fili di Mulinè, infatti ho scoperto che se il punto festone lo fai senza la stoffa per cucirlo, annoda il filo su se stesso in modo molto grazioso:

Dopo di che… avendo in mano la tecnica è stato facile riapplicarla all’uopo. E l’uopo è arrivato senza indugi quando la mia amica Cristina ha avuto due belle bimbe una di seguito all’altra!

Ecco i loro fiocchi, fatti a distanza di 15 mesi l’uno dall’altro, come le sorelline a cui hanno dato il benvenuto al mondo…prima la più “grande”:

 

 

 

 

 

 

 

 

E poi la più “piccola”:

Nel suo caso, avevo dimenticato il diametro del fiocco e per errore l’ho fatto più piccolo! Mi sono anche dimenticata di far fare la foto al retro prima di chiuderlo. Quando ci ho pensato oramai era tutto cucito e non l’ho smontato… anche perché questi, pur avendo la macchina per cucire, vanno fatti comunque interamente a mano e con piccolo Attila e piccolo Gengis Khan è già un miracolo riuscire a farli in tempo la prima volta 🙂 .

Un altro ambizioso progetto: la sacca per il bagno

Inserito il

Ancora una volta, il progetto era ambizioso e il regalo era per il nipotello. Era iniziato quando ancora non era nato ma poi con piccolo Attila che era ancora veramente piccolina (lei e il cuginetto hanno solo 7 mesi di differenza) è stato impossibile terminarlo prima che nascesse. Gliel’ho dato quindi un pochino dopo.

Avevo trovato sulla rivista “Disney a punto croce” alcuni ricami piuttosto grandi con il modello e le istruzioni per cucire una sacca portaoggetti per il bagno dei bimbi e mi sono subito entusiasmata all’idea. Il tema era poi carinissimo: “Nemo”.

Da un lato della sacca ho ricamato su tela aida celeste Nemo e Branchia.

Sulla faccia opposta c’era il ricamo di Marlin e Dory. Lateralmente invece due rettangoli di cotone bianco su cui cucire (a mano, perchè anche qui ancora non avevo la macchina per cucire) le onde del mare in cotone azzurro e blu e attaccare qualche bottone di misura diversa a rappresentare delle bolle.

Le parti più difficili della sacca sono state l’imbottitura…

…e la copertura: cucire in modo che le due parti da unire siano una curva e l’altra dritta e fare in modo che le due combacino senza andare storta o ritrovarmi con pezzi di stoffa in più o in meno non è stato per niente facile. Alla fine non so bene come, ce l’ho fatta.

Dentro alla sacca, poi, avevo deciso di mettere un piccolo corredino fatto a mano: un bavaglino con la sua iniziale e topolino (come quello della cuginetta che aveva l’iniziale e minnie!!) e un accappatoio sempre a tema di Nemo.

Questi sono senz’altro stati più facili da realizzare! Anche perché accappatoio e bavaglia li ho acquistati già belli e pronti e io mi sono solo limitata a ricamare l’inserto di tela aida 😛